1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
banner1.jpg 

Prodotti

banner-em

Venerdì, 24 Maggio 2013 13:26

I Mobili Cinesi

 

Mobili classici.
Si considerano mobili cinesi classici quelli appartenenti al periodo delle dinastie Ming (1368-1644) e Ching (1644-1911).
E’ storicamente documentato l’uso di mobili ben costruiti e di ottimo stile anche nelle epoche precedenti a quella Ming, ma è rimasto ben poco.
Fu infatti a partire dalla dinastia Ming che l’artigianato del mobile ebbe un grande sviluppo.
In particolare, viene considerato come epoca d’oro del mobile cinese il periodo che va dalla seconda metà del 1300 ai primi decenni del 1700.

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi01.jpg

Mobile Ming originale

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi02.jpg

Mobile Ching originale

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi03.jpg

Farmacia (Henan)

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi04.jpg

Panca laccata (Shanxi)

 

A tale periodo risalgono mobili costruiti con legni pregiati, di ottima fattura e di stile ammirevole per semplicità e linearità.
Gli esemplari originali giunti sino ad oggi sono ovviamente costosissimi e difficilmente reperibili.
Successivamente (dal 1735 a fine secolo) lo stile si appesantisce, diventa più elaborato ed i mobili assumono le tipiche caratteristiche della dinastia Ching. I mobili di questo periodo continuano però ad essere considerati di qualità eccellente e sono sempre molto ricercati.
Poi, nel tardo periodo Ching, lo stile si fa troppo elaborato e finisce con il perdere la bellezza della semplicità. La grande tradizione del mobile classico cinese resta un ricordo.


Mobili etnici.
Si tratta di mobili aventi origini popolari e caratteristiche diverse a seconda della regione o città di provenienza. Riflettono insomma le abitudini di vita tipicamente locali.
Sovente i mobili etnici altro non sono che copie di mobili classici. Sono però generalmente costruiti con legno meno costoso e di qualità meno pregiata. Risalgono ad un periodo che va da 60 ad oltre cento anni or sono. Sono quelli che comunemente si trovano nel mercato.

Poiché furono costruiti secondo le tradizionali tecniche artigianali, i mobili etnici sono molto apprezzati soprattutto dai compratori stranieri.
Non sono invece molto apprezzati dai cinesi, i quali tengono molto alla qualità del legno, ma vogliono sopratutto lasciarsi alle spalle il passato rurale che i mobili etnici rappresentano.

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi05.jpg

Console (Shandong)

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi06.jpg

Camphor box (Pechino)

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi07.jpg

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi08.jpg

 

Riproduzioni.
Si trovano nel mercato cinese perfette riproduzioni artigianali dei mobili classici delle dinastie Ming e Ching.
L’uso delle tradizionali tecniche artigianali e di legno vecchio (di recupero dalle case di legno ove molta gente viveva sino a non molti anni addietro) conferisce alle riproduzioni un notevole effetto di autenticità.


Legni.
Per quanto riguarda le differenti qualità di legno, sussiste un problema di terminologia che rende spesso impossibile far coincidere il nome cinese con quello botanico o in lingua inglese.
Di qui l’opportunità, in questi casi, di conservare il nome cinese.
In linea generale, il legno si divide in due principali categorie:

  • Yingmu o legno duro;
  • Zamu o legno misto o leggero.

Con il termine Yingmu, ci si riferisce alle qualità di legno tropicale compatto e nodoso con cui venivano costruiti i mobili Ming e Ching. Va però precisato che con il termine Yingmu ci si riferisce anche alla stupenda qualità delle venature e del colore del legno che con la compattezza rappresentano le più importanti caratteristiche per il gusto cinese. Ecco allora che 
nella Yingmu sono inclusi anche legni che,secondo gli standard occidentali, non dovrebbero essere compresi tra i legni duri.
Sempre secondo la classificazione cinese, la categoria Zamu include tutti i legni che non sono compresi in quelle Yingmu.

Tra i principali legni Yingmu:

  • Huali, distinto in Huanghuali e Xinhuali;
  • Zitan;
  • Tieli, chiamato anche ‘legno-ferro’;
  • Jichimu, detto anche ‘legno ala di pollo’;
  • Jumu, conosciuto anche come ‘olmo del sud’;
  • Hongmu, scambiato spesso erroneamente per mogano.

Merita una particolare menzione un legno, di nome Yingzimu, che non è propriamente legno. Il Yingzimu infatti, chiamato anche ‘legno-nodo’, viene ricavato da un grosso nodo o da radici attorcigliate. Si ricava da qualsiasi tipo di albero ed è apprezzato per la trama e le venature. Per questo si usa generalmente come decorazione.
I mobili in legno Yingmu sono naturalmente quelli di maggior valore e va anche detto che lo Yingmu vecchio è più costoso di quello nuovo.

Si indicano come Zamu, tutti i legni non inclusi nella categoria Yingmu.
Appare quindi inutile elencare tutti i vari legni che appartengono alla categoria Zamu.
Da notare, però, che alcuni legni Zamu sono più pregiati di altri.
Lo Yumu (olmo), ad esempio, è più pregiato del pino.
I mobili di olmo sono anche quelli che più comunemente si incontrano nel mercato cinese.

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi10.jpg

http://www.oltrefrontiera.av.it/images/mobili_cinesi12.jpg

 

Huo Qi
La legge cinese stabilisce che mobili di oltre 150 anni sono da considerare antichi (sembra che tale limite debba essere esteso nel prossimo futuro). Per altre tipologie di oggetti valgono differenti limiti di età.
Tutto quanto è considerato antico può essere esportato solo dopo aver ottenuto uno speciale permesso rilasciato dalle autorità pubbliche preposte. Nel rilasciare il permesso, l’autorità competente appone un sigillo di cera di color rosso, chiamato Huo Qi.
In particolare, i mobili considerati antichi vengono visionati uno per uno da funzionari dell’Ufficio Statale dei Beni Culturali, i quali decidono quale può essere esportato e quale invece no.

A quelli dichiarati esportabili viene apposto l’Huo Qi. Il cliente deve pagare un diritto di ispezione che varia a seconda del numero di oggetti ispezionati.
Oltre ad apporre l’Huo Qi, i funzionari rilasciano un certificato da esibire alla dogana.
Oltre all’ Huo Qi, c’è anche il Jin Wen Jian.
Il Jin Wen Jian è una etichetta adesiva che viene applicata su tutti gli oggetti antichi per consentirne la vendita nel mercato interno cinese. Gli oggetti che recano il Jin Wen Jian non possono essere esportati senza l’ Huo Qi.

Devi effettuare il login per inviare commenti